SANDRA RETTORI

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Merenda in trappola

In Accademia prima di ogni laboratorio creativo siamo soliti fare merenda, man mano che arrivano tutti i partecipanti, nell'attesa, ce la raccontiamo fra biscotti e succhi di frutta.

E proprio l'ultima merenda del 2012, quella pre natalizia per intenderci, è finita intrappolata in un tableaux chiaramente ispirato a Daniel Spoerri.

Artista rumeno, svizzero di adozione, Spoerri ci riporta in quella dimensione che fu già delle avanguardie storiche promuovendo ancora una volta l'oggetto comune a soggetto artistico e rivelando l'arte nella quotidianità. Nella sua esperienza del Nouveau Réalisme, in Francia nel 1960, torna il collage cubista e il ready made di Marcel Duchamp, l’objet trouvé o l’oggetto del desiderio di matrice surrealista, con chiara attenzione alla vicenda coeva del New Dada, e ai “combine painting” di Rauschenberg. In questo contesto si inseriscono i suoi Quadri Trappola in cui a venire intrappolati sono gli oggetti che restano, quelli lasciati inerti su un tavolo dai commensali al termine di una cena. Stoviglie, bicchieri persino avanzi di cibo, in alcuni casi anche piuttosto sgradevoli, vengono incollati sulla tavola esposta verticalmente. Tutto quello che resta dopo un momento che è stato vissuto diventa brandello di realtà. Testimonianza, nella sua fissità, del movimento che è stato. La sua ricerca artistica in questo senso è arrivata a trasformare la galleria d'arte in ristorante con il cliente che non è più solo commensale ma diventa artefice di quella che sarà l'opera esposta. Un pò come abbiamo fatto noi intrappolando la nostra merenda durante un laboratorio un pò happening un pò performance.